RECUPERO DEGLI INSEDIAMENTI RUPESTRI E DEI PERCORSI PEDEMONTANI.
Chiesa di Santa in gruptis e San Menna Vitulano (BN)
I lavori si estendono su due aree che ospitano manufatti differenti sia tipologicamente sia come datazione storica: si tratta dell’antico cenobio di S. Maria in Gruptis e dell’ eremo di San Menna.
Il primo, risalente ad epoca altomedievale e citato a partire dal 1191, costituisce uno degli insediamenti dei monaci benedettini nella zona. Dal 1975 con la soppressione degli ordini religiosi disposta nel periodo napoleonico inizia il periodo di abbandono che ridurrà il manufatto in condizioni di rudere.
L’intervento di restauro, in fase di esecuzione, consiste in opere di carattere strettamente conservativo, finalizzate ad eliminare i rischi più immediati di ulteriore cancellazione della testimonianza materiale, con ulteriori crolli di murature.
La seconda è situata in posizione dominante sui rilievi che sormontano il centro antico di Vitulano e rientra nel circuito di chiese rupestri che costellano gli antichi tracciati di mezzacosta.
La struttura presenta elementi tipici appartenenti appartenenti al circuito del Massiccio del Taburno: cavità naturali, regolarizzate con opere artificiali che costituiscono il nucleo originario da cui ha origine il culto del santo.
L’intervento è stato finalizzato alla reintegrazione dell’unitarietà estetica dell’edificio, alterata dalla ristrutturazione invasiva condotta in epoca recente e nel miglioramento delle condizioni di conservazione dell’impermeabilizzazione delle falde di copertura e delle finestre esterne.
Il progetto e la direzione dei lavori sono curati dall’arch. Flavia Belardelli, funzionaria della SBAAPPSAE di Caserta.